Helpy L300
Helpy L300 è un sistema di allarme specificamente ideato e progettato per essere impiegato in un impianto ascensoristico.
È conforme e supera la direttiva EN 81-28:2004.
La funzione principale è quella di chiamare automaticamente i numeri telefonici programmati nel caso di persone imprigionate nell’ascensore e di stabilire una comunicazione bidirezionale tra la persona intrappolata ed il servizio di soccorso. Inoltre il dispositivo è in grado di effettuare chiamate per segnalare malfunzionamenti o anomalie del sistema di allarme stesso e le chiamate periodiche di test automatico (di cui al punto 4.2.1della normativa EN 81-28:2004). Il dispositivo di norma viene installato in sala macchine in prossimità dell’armadio elettrico di controllo dell’ascensore stesso e necessita, per la programmazione e l’utilizzo di un normale telefono multifrequenza, verrà indicato nel manuale come “telefono locale”, che deve essere direttamente collegato al dispositivo.
Queste operazioni possono essere effettuate anche dalla centrale SOL.
Funzioni e caratteristiche principali
1) Possibilità di collegamento alla linea telefonica fissa (di serie) o alla linea GSM (mediante installazione del modulo GSM200 ed interfaccia universale GSM300.
2) Tipi di allarme:
- Allarme di richiesta soccorso: fino a 3 pulsanti, di cui, tipicamente, uno per la cabina dell'ascensore e 2 eventuali per il tetto e per la fossa. Ciascun pulsante può essere abbinato al relativo viva-voce (terminale viva-voce “attivo”) per la comunicazione bidirezionale con l'esterno o con il telefono posto in sala macchine. In alternativa ai normali terminali viva-voce attivi, possibilità di registrare i volumi da remoto, da collegare alle 3 uscite indipendenti VV1, VV2 o VV3 dell'Easy Call L300. È possibile collegare fino a 1 viva-voce “passivo” (sempre SOL) in parallelo ad ogni viva-voce attivo.
- Allarmi tecnologici;
- Allarme batteria scarica;
- Allarme mancanza alimentazione da rete elettrica;
- 1 ingresso per allarme ausiliario;
- Allarme da procedura di auto diagnostica.
3) Chiamata periodica di test automatico (di cui al punto 4.2.1 della UNI EN 81-28).
4) 12 numeri di telefono che possono essere singolarmente associati in programmazione a:
- Allarme di richiesta soccorso;
- Allarmi tecnologici e diagnostica;
- Chiamata periodica di test automatico.
5) 3 tipi di destinazione di allarme:
- Normale utenza telefonica (personale che risponde manualmente alla chiamate di allarme);
- Centrale operativa con software;
- Nel caso di normale utenza telefonica, chi risponde alle chiamate deve digitare opportuni codici (programmabili) per gestire l'allarme. Nel caso di Centrali operative con protocolli automatici e software fare riferimento alla relativa documentazione.
A ciascun tipo di allarme possono essere associati più numeri telefonici (che verranno chiamati in sequenza), anche con tipo di destinazione diverso.
6) 1 ingresso filtro per il collegamento a un sensore esterno allo scopo di evitare l'invio della richiesta di soccorso, da parte del pulsante 1, installato nella cabina, nei seguenti casi:
- La cabina è sul piano e tutte le porte sono aperte;
- La cabina è in movimento e le porte si apriranno al prossimo piano.
Il filtro non ha nessun effetto sui pulsanti 2 (fossa) e 3 (tetto) eventualmente installati.
7) Messaggi vocali:
- Messaggio di identificazione dell'ascensore (22 secondi). Il messaggio deve essere obbligatoriamente registrato durante la pria installazione del dispositivo;
- Messaggio di cortesia che viene diffuso in cabina dopo la richiesta di soccorso da parte della persona intrappolata (22 secondi).
Il dispositivo è provvisto di un messaggio di cortesia pre-registrato. In alternativa è possibile registrare il proprio messaggio di cortesia;
- Messaggi pre-registrati che identificano i vari tipi di allarme (non personalizzabili).
8) Gestione della SPIA ALLARME DATO e della SPIA ALLARME REGISTRATO.
- 2 relè per meccanismi apriporta;
- Programmazione locale tramite il telefono collegato;
- Programmazione da remoto mediante normale telefono multifrequenza o mediante software dedicato e dispositivo Teleprogrammatore.
9) Il dispositivo prevede tre livelli di priorità per gli eventi di allarme:
- Alta priorità: pulsanti di richiesta soccorso;
- Media priorità: allarmi tecnologici;
- Bassa priorità: test automatico, allarme diagnostica.
Se si verifica in allarme ad alta priorità mentre è in corso un allarme a priorità più bassa, questo viene momentaneamente interrotto per permettere l'esecuzione dell'allarme ad alta priorità (ad esempio un allarme richiesta soccorso interrompe tutti gli altri tipi di allarme eventualmente in corso).
Quando l'allarme a priorità più alta è terminato il sistema riprende la procedura di allarme che era stata interrotta.
Funzionamento a riposo
Il dispositivo nello stato di riposo effettua periodicamente:
- Controllo sullo stato della batteria ogni 2 ore (se l'allarme tecnologico “batteria scarica” è stato abilitato in programmazione);
- Procedura di diagnostica del dispositivo stesso (se l'allarme “diagnostica” è stato abilitato in programmazione) ogni giorno con orario programmabile;
Se la batteria risulta scarica o se la procedura di diagnostica ha evidenziato un malfunzionamento il dispositivo avvia la procedura di allarme;
- La chiamata periodica di autotest automatico secondo la norma EN 81-28, punto 4.2.1, con cadenza programmabile (se tale funzione è stata abilitata in programmazione).
All'ora programmata per la chiamata periodica di test automatico il dispositivo chiama il numero (o i numeri) programmato, secondo la procedura.
Funzionamento in allarme Di seguito viene descritta la modalità di gestione degli allarmi da parte di normali utenze telefoniche. Per la gestione mediante protocolli automatici (Esse-Ti o Ademco Contact ID) consultare la relativa documentazione. I codici riportati di seguito (“Riconoscimento”, “Viva-voce”, “Esclusione” e “Fine”) sono quelli impostati di fabbrica. Se tali codici vengono riprogrammati utilizzare i nuovi codici. I codici “Esclusione” e “Fine” sono utilizzati anche nel protocollo Ademco Contact ID.